I
luoghi dei Fanes : il lago di Braies
Dominato
dalla Croda del Becco (Sass
dla Porta,
Seekofel),
silenzioso tra cupi boschi e rocce severe, il lago di Braies
m 1489 è uno dei più noti e caratteristici laghi
delle Dolomiti. Causato da uno scoscendimento del Sasso del
Signore, è dunque un lago di frana; ma, a differenza
di quello di Alleghe (1771), è un lago molto antico.
Trattandosi
di
un lago di frana, è assai probabile che nel corso del
tempo il suo livello sia calato per erosione della soglia (oggi
la massima profondità delle acque è di 37 m).
Pertanto la famosa "porta" che ha dato il nome alla
montagna e che doveva trovarsi a fior d'acqua, evidentemente
una grotta dall'imboccatura abbastanza imponente, potrebbe trovarsi
a quota più alta del lago attuale e quindi sepolta da
un ammasso di ghiaie non così immenso. Tuttavia il suo
reperimento costituisce sempre un'impresa speleologico-scavatoria
molto impegnativa e con scarse probabilità di riuscita.
La
montagna che lo sovrasta da mezzogiorno
sembra predestinare il tranquillo laghetto ad essere un lago
sacro. Tuttavia esso non è mai invocato direttamente
dalla saga, se non per la wagneriana scena
finale: squillano le trombe tra i monti, chiamando i Fanes
a rinnovare il loro regno; ma nessuno risponde, e la vecchia
regina scende per sempre a dormire sul fondo del lago.
Escursioni:
Il periplo del lago è una comoda e frequentatissima
passeggiata. Si può estenderla svoltando ad ovest
alla fine del lago e spingendosi nella tranquilla val
Foresta, che risale dolcemente per lungo tratto (in circa
4 h si può poi raggiungere il lago dei Colli Alti,
m 2252); oppure salire leggermente a sinistra, fino a
sbucare sull'alpe
di Sennes (rif. Biella, m 2327; h 3 1/2).
Il
lago di Braies e la Croda del Becco
(foto Ilpalo - http://www.sassodiasiago.it/dal_sito_www_ilpalo_net.htm)
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