I
luoghi dei Fanes : La Croda Rossa
Una
delle vette più alte (m 3146) ed imponenti delle Dolomiti
(in tedesco: Höhe Gaisl; in ladino di Marebbe:
Crep Checio); detta anche Croda Rossa d'Ampezzo,
per distinguerla dalla Croda Rossa di Sesto (Sextener
Rotwand, m 2965) nel gruppo del Popera.
Salita
per la prima volta nel 1870 da Whitewell con le guide Siorpaes
e Laneuer per il canalone ovest, dopo un tentativo di Grohmann
da nord-ovest, nel 1865, fallito per un soffio. Scarsamente
attendibile l'affermazione del barone von Wulfen di averla scalata
già nel 1794.
Costituita
prevalentemente da rocce della
dolomia principale,
tuttavia in parte coperte da calcari
giurassici
e marne
cretacee,
tra cui alcune formazioni di colore rossastro che le conferiscono
un aspetto caratteristico, da cui il nome.
Nella
leggenda dei Fanes costituisce la montagna sacra ai cui piedi
cresce Moltina, la
fondatrice del regno. Non riveste tuttavia più alcun
ruolo nello svolgimento della saga vera e propria, accentrata
sulle Cunturines.
Ben
visibile da: Villabassa, Prato Piazza, monte
Piana, Carbonin, Cimabanche, Tofane, alpe di Fanes Grande,
Fodara Vedla, alpi di Sennes-Fosses, Croda del Becco...
Croda Rossa versante nord-est e Prato Piazza, dalle pendici
del Picco di Vallandro
Foto Flavio Dall'Agnol - http://www.dallagnol.org |
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Ascensioni:
numerose vie sui diversi versanti a partire dal
2°, 2° sup e 3° grado; roccia spesso marcia,
con frequenti cadute di pietre. Punto d'appoggio preferenziale
il bivacco Pia Helbig dall'Oglio (CAI
sez. Cortina) m 2253 nel vallon Montesela (versante sud-ovest)
.
Escursioni:
interessante
anello (10h) con partenza da Cimabanche m 1530: forc.
Lerosa m 2020, 1h30 (resti di guerra); forc.
Cocodain m 2332, 4h; Prato Piazza m 1991, 3h (resti
di guerra); ritorno a Cimabanche per la valle dei
Canopi, 1h30. Possibilità di tappa, con modeste
deviazioni, al bivacco dall'Oglio, rif. Biella, rif. Prato
Piazza. |
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