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 I luoghi dei Fanes : le alpi di Fanes

L'alpe di Fanes piccola è costituita da un imponente catino dai bordi rialzati, che verso l'esterno (val Badia) strapiombano con pareti vertiginose (Sass Ciaval m 2906, Sass dles Diisc m 3026, Sass dles Nü m 2968). Selvaggia, desertica, lunare, presenta singolari forme di carsificazione. La più modesta alpe di Fanes grande è costituita invece da un idilliaco vallone con alpeggi.

Il catino dell'alpe di Fanes piccola è formato dalle consuete rocce della dolomia principale, sovrastate però da banchi calcarei più recenti (Giurassico) ed anche marne del Cretaceo. Si notano spesso imponenti pacchi di strati sollevati, ripiegati, contorti. Tutta la conca è intensamente carsificata; si possono osservare immense distese di campi fittamente carreggiati. Molto particolari i fenomeni di corrosione sulle teste di strato disposte a scalinata. L'acqua è praticamente assente, salvo per alcune pozze di raccolta.

Strano a dirsi, le alpi di Fanes non sono direttamente menzionate come sito di particolari avvenimenti della leggenda, anche se è pressocchè certo che facessero parte del territorio di caccia o di pascolo dei Fanes stessi. I nomi delle alpi, grande e piccola, sono legati all'importanza economica degli alpeggi e delle relative malghe.

Escursioni: entrambe le alpi di Fanes sono attraversate dall'itinerario proposto per il giro delle Cunturines. L'alpe di Fanes piccola è parzialmente percorsa anche dall'itinerario proposto per il Sass dla Crusc. Un'ulteriore anello, spettacolare paesaggisticamente ma consigliabile solo ad escursionisti esperti, parte dal rif. Lavarella m 2042, sale per sentiero al passo di S.Antonio m 2466, quindi abbandona i sentieri segnati per portarsi alle pendici del Ciastel de Fanes m 2657 e piega a sud per il lago della Foppa riallacciandosi al sentiero che proviene dalla forcella di Medesc, per rientrare infine per sentiero al rif. Lavarella. Itinerario su terreno assai infido e con grave rischio di perdita d'orientamento in caso di nebbia; mettere in conto non meno di quattro-cinque ore.
 

Foto:

in alto a destra: Sorgenti del Rio di Fanes all'alpe di Fanes Grande
(foto Vanin)

qui sopra a sn.: campi solcati all'alpe di Fanes piccola; sullo sfondo la Lavarella (foto Vanin);

qui sopra a dx.: bancate di calcari ben stratificati in fondo all'alpe di Fanes piccola; sullo sfondo il Sasso delle Dieci (foto Vanin)