La
saga dei Fanes - Le vicende narrate
A
completamento dell’analisi fin qui condotta, ci rimane ora
soltanto da azzardare l’esperimento di ricostruire ipoteticamente
come possano essersi davvero svolti questi avvenimenti da cui
la leggenda dei Fanes potrebbe aver preso lo spunto. Se vogliamo
procedere su questa strada, sulla scorta dei ragionamenti svolti
nei capitoli precedenti circa la formazione e l’evoluzione
della leggenda, dobbiamo essere comunque ben consapevoli che stiamo
abbandonando il piano dei fatti dimostrabili e che, da questo
momento in avanti, dobbiamo rinunciare all’uso di termini
come “vero”, “reale”, “storico”.
Non vi è alcuna certezza che in alcuni, forse in molti
passi, il caso od un narratore particolarmente abile (aiutati
dalla nostra stessa mancanza di senso critico) non abbiano provveduto
a trarci in inganno facendoci sembrare plausibile anche il fantastico
e l’inventato. Le tecniche di indagine con cui abbiamo condotto
nel terzo capitolo l’analisi delle vicende dei Fanes possono
portare, ed in effetti spesso portano, a delle conclusioni anche
sorprendentemente realistiche: però si tratta sempre di
conclusioni più o meno coerenti, più o meno verosimili,
più o meno probabili, e tuttavia mai di conclusioni probanti.
Prenderemo dunque in considerazione il tessuto narrativo della
leggenda così come esso ci è pervenuto, dopo aver
eliminato o razionalizzato tutti gli elementi fantastici o spuri
che abbiamo potuto evidenziare come tali, ed applicheremo a quanto
ci è rimasto, con tutte le doverose precauzioni del caso,
l’ipotesi che i primi narratori abbiano sostanzialmente
riferito quel che desideravano farci credere che fosse realmente
accaduto, tenendo nel debito conto la loro imperfetta cognizione
dei fatti e le molteplici ragioni psicologiche che possono averli
portati a tacere o distorcere una parte della verità.
Quanto segue deve dunque essere letto in quest’ottica di
ricerca, come già abbiamo affermato, non della “verità”,
ma semplicemente della “più probabile delle verità
possibili”, quindi nella certezza che la ricostruzione che
ne emerge non ha nessuna possibilità di essere esatta,
tuttavia ha buone probabilità di essere abbastanza simile
a quello che potrebbe essere accaduto davvero, e pertanto può
essere considerata un passo non banale e non inutile sulla strada
della conoscenza di ciò che accadde in quest'angolo di
mondo agli albori della storia.
Per
una migliore leggibilità abbiamo diviso questa sezione
in quattro capitoli:
|