Mappa del sito

Laboratorio - il significato mitologico della Molta

La Molta, pseudo-genitrice di Moltina, potrebbe non essere un personaggio inventato a posteriori, come supponevo fino ad ora, per eludere il fatto scandaloso della sacerdotessa - madre, ma una parte integrante del mito originario, nelle vesti della sorella maggiore di Moltina che viene "ceduta" alle marmotte quale archetipo del cosiddetto "scambio dei gemelli"!


La Molta è, nella versione riportata da Wolff, la madre naturale di Moltina, la fondatrice della dinastia regale dei Fanes. Emigrata in un paese straniero, ritorna in fin di vita con una bambina in braccio, incontra l’anguana e muore prima di aver profferito una sola parola. Il suo cadavere viene portato via dalle marmotte, che lo nascondono in un crepaccio della roccia.

Sull'ambigua figura della Molta abbiamo già portato due generi di ragionamenti (vedi qui e qui ):

  • un personaggio così scialbo ed incolore non sembra adatto ad essere la capostipite di una gloriosa dinastia. Inoltre la descrizione delle sue traversie si adatta assai meglio ad una donna del medioevo che non dell’età del Bronzo. Sembra ragionevole assumere che la madre naturale di Moltina non fosse Molta, ma l’anguana stessa, e si è supposto che lo scambio di madri nel racconto sia avvenuto piuttosto tardi, quando la figlia naturale di una sacerdotessa doveva sembrare un fatto gravemente scandaloso.
  • La coppia di nomi Molta-Moltina sembra costruita in modo artificioso e ho supposto che potesse indicare che Moltina fosse in realtà “la figlia della morta”. Però Moltinus  era un dio celtico, che i Romani interpretavano come Marte; esiste un cippo col suo nome in Pusteria, in cui però il dio sembra apparentarsi più a Mercurio che non a Marte.

Ho svolto recentemente un’altra considerazione, che prende spunto dal parallelismo tra il mito di fondazione della casa dei Fanes e quello di Romolo e Remo (vedi qui ). Posto che la madre di Moltina sia in realtà l’anguana, e se Molta fosse stata originariamente nel mito la sorella maggiore di Moltina?
Le marmotte se la portano sotto terra, creando così il parallelismo con Lujanta e Dolasilla, si crea il precedente mitico per cui la figlia maggiore della regina deve essere affidata alle marmotte, rinnovando così il gemellaggio, e si completa anche il parallelismo tra la coppia Molta e Moltina (sorella maggiore che deve sparire e sorella minore che deve regnare) e quella Remo e Romolo (tra cui accade la stessa cosa)! Il cerchio si chiude.

Mi sembra molto probabile che non solo Wolff, ma anche i narratori precedenti, avendo completamente perso di vista il significato mitologico della faccenda, si siano trovati di mezzo questo personaggio enigmatico e, trovandosi nell’imbarazzo a gestire la maternità di Moltina, la abbiano trasferita su di lei. La scelta del nome Moltina (da cui sarebbe stato ricavato a ritroso anche Molta) potrebbe essere legata all’esistenza del dio Moltinus e sottintendere che (in tempi molto più tardi) il padre di entrambe sia stato proposto essere proprio il dio.