I
luoghi dei Fanes : il monte Amariana
Era
probabilmente la Croda da Lago (cima Ambrizzola, m 2715). L'elegante
ed ardita struttura rocciosa svetta solitaria a sud dell'antico
lago sacro alla sorgente del ru
de ras Virgines, legato al mito solare delle nozze di Merisana
col "re dei raggi". La Cima Ambrizzola è la
più alta e la più meridionale del gruppo.
Salita
per la prima volta (Ey-de-Net a parte) da Fröschels, Silverstein,
A. e P. Dimai nel 1878, per la via comune.
Il
massiccio, di
dolomia principale
del Norico,
si appoggia su una bancata di
dolomia del Carnico,
che ne costituisce tutto lo zoccolo assieme ai Lastoni di Formin.
I
motivi per cui ritengo che la cima Ambrizzola sia la localizzazione
più probabile del monte Amariana, che Ey-de-Net scala
"prima dell'alba, per salutarvi il sole nascente"
alla vigilia della battaglia di Fiammes,
sono dettagliati in Approfondimenti, Il
monte Amariana.
Ben
visibile da: conca di Cortina d'Ampezzo, Tofane,
Nuvolau, altopiano del Mondeval...
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Ascensioni:
via comune (est) da forcella Ambrizzola, per
ghiaioni, cengie e canaloni, 1° gr (2h 1/2). Il gruppo
della Croda da Lago presenta numerosissime altre vie di
ogni difficoltà, alcune entrate di diritto nella
storia dell'alpinismo.
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La cresta seghettata della Croda da Lago vista dalle
rocce dell'Averau; in mezzo il singolare piano inclinato
del Lastoni di Formin
(foto Max - http://www.cemax.it)
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Escursioni:
periplo
con partenza da passo Giau m 2236: a
forcella Giau m 2360 (1h); attraverso il piano del Mondeval
a forc. Ambrizzola m 2277(1 h); di qui al rif. Palmieri
m 2046 (1/2 h); al ponte di Rucurto m 1708 (1 h); di qui
ritorno al passo Giau parz. per strada carrozzabile (1h
1/4). Alternativa: dal rif. Palmieri, scesi fino ai Casoni
di Formin m 1850, risalire a sinistra per la val Formin
percorrendo la pietraia dei Lastoni fino alla forcella
Rossa del Formin (o forcella dei Lastoni) m 2462 (2 h);
di qui per il Mondeval
ricongiungersi alla prima parte dell'itinerario, percorrendolo
a ritroso.
Il
piano del Mondeval è celebre per la
sepoltura di un cacciatore mesolitico di sette
millenni or sono [che non ha quindi nulla
a che vedere coi Fanes o coi Lastoieres],
sotto un grande masso isolato (foto
Vanin). Alcuni reperti ed un'accurata
descrizione del sito, assieme ad altri eccezionali
ritrovamenti della zona, sono visibili nel
piccolo ma interessante museo di Selva di
Cadore.
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