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La saga dei Fanes - approfondimenti

Odolghes

Il nome "Odolghes" ritorna due volte nella saga dei Fanes: la prima volta identifica il mitico re di Contrin "Sabja da Fek" (Spada di Fuoco) che sfonda le porte dell'Aurona ed impalma la principessa Sommavida, la seconda ancora un mitico re di Contrin, ma che stavolta si batte contro i "Trusani", in realtà qui molto probabilmente i Romani, e preferisce dare alla fiamme la città quando si rende conto che i suoi concittadini sono passati in massa al collaborazionismo.

Ulrike Kindl ci ha insegnato che il ladino Odolghes proviene dal nome del leggendario duca baiuvaro Adelger, passando attraverso la forma longobarda Adalgais.

La leggenda baiuvara di Adelger lo vede trionfare su molti popoli e finalmente sconfiggere ed uccidere il perfido l'imperatore romano Severo. In base a questa vittoria, i baiuvari acquisiscono il diritto di occupare i territori dei Romani. Adelger diviene così il mitico padre fondatore, che legittima la conquista baiuvara dell'Alto Adige.
L'imperatore Severo menzionato dalla leggenda è quasi certamente Libio Severo, fantoccio messo sul trono nel 461 dal generale Ricimero, di origine sveva, e dal medesimo fatto giustiziare quattro anni più tardi. Ne mancavano solo undici per il tramonto anche formale dell'Impero d'Occidente.

Ovviamente nè l'Odolghes dell'Aurona nè quello dei Trusani hanno alcunchè a che vedere col duca baiuvaro, il cui nome dovette diventare un passepartout, quasi come quello di Teodorico da Verona, cui venne attribuito di tutto e di più; segno evidente che i re dei miti precedenti non dovevano essere originariamente provvisti di un nome, come ad esempio quello dei Fanes o quello dei Caiutes.

Proprio l'assenza di un nome originario dovette facilitare anche l'identificazione di Odolghes-Aurona con Odolghes-Trusani, re di due città assimilate dall'attribuzione ad entrambe del nome anch'esso archetipico di Contrin, ma in realtà corrispondenti a due villaggi assolutamente diversi tra loro ed esistiti - nella realtà o forse soltanto nel mito - in epoche ed in contesti completamente dissimili. E' curioso come la "spada di fuoco", che trova una sua giustificazione mitologica nel racconto dell'Aurona (sarebbe il prodotto del continuo picchiare con la spada sulle porte d'oro della miniera), sia anch'essa trasmigrata in Odolghes-Trusani, senza peraltro che nel secondo mito sprizzi di suo alcuna particolare scintilla.